COME HO IMPARATO A NON TEMERE L'IA: IL MIO PERCORSO DA SCETTICO A INNOVATORE
La paura del cambiamento è naturale. Quando nel 2023 ho iniziato a sentir parlare di ChatGPT e dell'intelligenza artificiale, la mia prima reazione è stata di scetticismo e preoccupazione. Come molti Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Coordinatori per la Sicurezza (CSE) e consulenti della sicurezza sul lavoro, mi chiedevo: questa tecnologia renderà obsoleto il mio lavoro? Oggi, dopo un anno di sperimentazione e studio approfondito, posso dire che quella preoccupazione si è trasformata in entusiasmo per le infinite possibilità che l'IA offre al nostro settore.

INDICE
- IL PRIMO INCONTRO CON L'IA
- DAI TIMORI ALLA COMPRENSIONE
- LA SVOLTA: DA UTENTE A INNOVATORE
- LEZIONI APPRESE
- GUARDANDO AL FUTURO
- CONCLUSIONE
IL PRIMO INCONTRO CON L'IA
Era la tarda primavera del 2023 quando decisi di esplorare ChatGPT, spinto più dalla curiosità che dalla convinzione. Come lavoratore nel campo della sicurezza per i lavoratori, passavo ore a gestire documentazione, compilare report e analizzare dati - tutte attività che, seppur fondamentali, mi tenevano lontano dal campo, dove la vera sicurezza prende forma.
Il mio approccio iniziale era pragmatico: volevo capire se questa tecnologia potesse aiutarmi con le "attività più pallose" del mio lavoro quotidiano. Non immaginavo che questo primo passo mi avrebbe portato a crearmi un sito web.
DAI TIMORI ALLA COMPRENSIONE
Nel corso dei mesi successivi, ho iniziato a studiare approfonditamente l'evoluzione dell'IA. Ho scoperto che, contrariamente ai miei timori iniziali, i Large Language Model (LLM) non cercano di "pensare come gli umani". Come evidenziato nel libro "La Scorciatoia" di Nello Cristianini, l'IA ha preso una direzione diversa: invece di replicare il ragionamento umano attraverso regole rigide (come facevano i vecchi sistemi esperti degli anni '80), oggi si basa su modelli statistici di predizione delle parole.
Un esempio rivelatore viene dal mondo degli scacchi e del Go. Quando Deep Blue sconfisse Kasparov nel 1997 e AlphaGo batté Lee Sedol nel 2016, molti pensarono che questi giochi sarebbero diventati obsoleti. Invece, l'IA ha trasformato profondamente questi sport mentali, creando nuovi stili di gioco e portando a una comprensione più profonda delle strategie. I giocatori umani non sono stati sostituiti: hanno imparato a utilizzare l'IA come strumento di allenamento e analisi, elevando il livello complessivo del gioco.
Allo stesso modo, nel campo della sicurezza, l'IA non sostituirà i professionisti della sicurezza, ma trasformerà profondamente il modo in cui lavoriamo. Come i maestri di scacchi moderni utilizzano l'IA per analizzare le partite, gli HSE manager possono utilizzare questa tecnologia per automatizzare i compiti ripetitivi e concentrarsi sugli aspetti più strategici e umani del loro lavoro.
LA SVOLTA: DA UTENTE A INNOVATORE
Il vero punto di svolta è arrivato quando ho iniziato a vedere l'IA non come una minaccia, ma come uno strumento di innovazione. Ho cominciato a sperimentare le prime soluzioni specifiche per il settore HSE, come:
- Automazione della reportistica dei sopralluoghi
- Digitalizzazione e analisi delle segnalazioni dal campo
- Automazione dei documenti di valutazioni del rischio (DVR)
Ogni utilizzo che ne facevo mi ha dimostrato che l'IA non sostituisce il giudizio professionale del RSPP (o del HSE manager), ma lo amplifica, permettendoci di essere più efficaci nel nostro ruolo fondamentale: garantire la sicurezza delle persone.
LEZIONI APPRESE
Nel mio percorso da scettico a innovatore, ho imparato alcune lezioni fondamentali:
1. L'IA è uno strumento, non un sostituto: Come un martello non sostituisce il carpentiere, l'IA non sostituisce l'HSE manager. È uno strumento che, se usato correttamente, migliora la nostra efficacia.
2. La tecnologia segue l'esperienza: L'IA funziona meglio quando è guidata dall'esperienza sul campo. Le nostre competenze tecniche e la nostra conoscenza del settore sono essenziali per sviluppare soluzioni efficaci.
GUARDANDO AL FUTURO
La vera rivoluzione dell'IA nella gestione della sicurezza aziendale e nella prevenzione degli infortuni non sta nella sostituzione dei professionisti, ma nell'efficientamento delle loro attività. Non si tratta di diventare maestri del Machine Learning, ma di imparare a utilizzare efficacemente questa tecnologia per valorizzare le proprie competenze tecniche nel campo della sicurezza.
Un parallelo significativo emerge dal mondo della fotografia digitale chi oggi ottiene i migliori risultati con i software di IA che generano immagini? Sono proprio i fotografi professionisti, perché le loro competenze tecniche e la loro comprensione profonda dell'arte fotografica gli permettono di creare prompt più efficaci e ottenere risultati superiori. Allo stesso modo, gli HSE manager possono sfruttare la loro expertise tecnica per utilizzare l'IA in modo più efficace di chiunque altro nel loro campo.
CONCLUSIONE
Il mio viaggio con l'IA continua ogni giorno, e ogni giorno mi convinco sempre di più del fatto che abbracciare questa tecnologia sia la mossa giusta. La chiave del successo in questo nuovo panorama sarà l'up-skilling delle competenze. Come i maestri di scacchi hanno dovuto evolversi nell'era dell'IA, anche i professionisti HSE dovranno acquisire nuove conoscienze e modi di lavorare.
Se anche tu sei un RSPP, un consulente per la sicurezza o un professionista del settore che si trova ad affrontare dubbi e timori sull'IA, ricorda: il futuro appartiene a chi sa adattarsi e innovarsi. Non si tratta di temere l'IA, ma di imparare a usarla come uno strumento potente per amplificare il nostro impatto nella sicurezza sul lavoro.